Nelle persone malate di Alzheimer la percezione delle temperature e la termoregolazione corporea risultano essere alterate. L’incapacità di comunicare, di riconoscere le sensazioni come caldo e freddo, la mancanza di stimoli a bere, ad esempio, possono diventare molto pericolosi quando ci si prende cura di un malato di Alzheimer.
Per questo motivo, la Società Italiana di Neurologia (SIN) ha deciso di lanciare un’allerta a pazienti e caregiver e offrire loro alcuni consigli utili per contrastare gli effetti negativi delle ondate di calore che sembrano non voler abbandonare il nostro paese durante questi mesi estivi.

Gli effetti del caldo sulle persone malate di Alzheimer
Affaticamento, difficoltà di concentrazione, alterazioni del sonno, irritabilità e stati di agitazione sono le conseguenze più frequenti legate all’eccessivo caldo estivo, conseguenze che impattano maggiormente sulle persone affette da Alzheimer e che possono portare a un peggioramento della malattia.
Sono infatti più frequenti gli stati confusionali e si può assistere ad un ulteriore deterioramento dell’orientamento e delle funzioni cognitive.
Ecco alcuni consigli utili da seguire
Di seguito potete quindi trovare alcuni consigli utili.
- Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, quindi tra mezzogiorno e le cinque, ma effettuare delle passeggiate a fine giornata per favorire il benessere psicofisico del malato;
- Assicurare una corretta idratazione attraverso l’assunzione di 2 o 3 litri di acqua al giorno, evitando bevande alcoliche, troppo zuccherate e molto fredde;
- Seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura estiva contenente moltissimi liquidi, sali minerali, vitamine, antiossidanti e fibre in grado di sostenere mente e corpo;
- Indossare abiti leggeri, preferendo tessuti naturali come cotone e lino e colori chiari e usare un cappello durante le ore di sole;
- Mangiare piati leggeri e poco conditi. Si a pasta, frutta, verdura e gelato, no a cibi grassi;
- Rinfrescare costantemente gli ambienti, anche usando ventilatori o condizionatori, assicurandosi sempre che il getto d’aria non sia direttamente rivolto verso la persona;
- Rivolgersi al medico per informarsi su eventuali modifiche da apportare alla terapia farmacologica abituale, in quanto ci sono farmaci la cui assunzione viene interrotta durante l’estate.

⚠️ Ci teniamo a sottolineare che questo blog è solo uno strumento informativo. Tutti contenuti non devono essere considerati soluzioni, terapie o medicina e, soprattutto, metodi per guarire dall’Alzheimer. Ti consigliamo vivamente di approfondire ogni contenuto che leggi su questo blog con il tuo medico o specialista. ⚠️