Mindfulness per i caregiver

Che cos’è?

Il termine “mindfulness” racchiude in sé i concetti di consapevolezza e attenzione, rivolgendosi con atteggiamento non giudicante verso le esperienze che occorrono nel “qui ed ora” del momento presente. L’impegno in una pratica meditativa costante rende possibile all’individuo accedere a un nuovo modo di conoscere il mondo e sé stesso, acquisendo uno «sguardo gentile di accettazione e apprezzamento» verso la realtà. In generale, la mindfulness viene proposta per eliminare le abitudini di pensiero e le emozioni connesse che impediscono una visione serena. Inoltre, essa contribuisce a ridurre ansia, depressione e stati psicologici anomali in quanto induce alla calma e al distacco dalle emozioni negative.

I 7 principi della mindfulness

La pratica della mindfulness si fonda su 7 principi:
  • Astensione dal giudizio
  • Pazienza
  • Avere fiducia
  • Accettazione
  • Mente fanciulla
  • Non pretendere risultati
  • Lasciare andare

Mindfulness: un aiuto per i caregiver

Le demenze portano a una progressiva e inesorabile riduzione dell’autonomia, che richiede necessariamente l’intervento del caregiver, spesso un famigliare. L’impegno del caregiver è sicuramente molto stressante e ricco di sfide, in quanto quest’ultimo deve destreggiarsi tra le richieste del caregiving e quelle legate alla propria vita personale, sociale e lavorativa. Spesso i caregiver si trovano quindi a sperimentare emozioni negative, come tristezza, rabbia, preoccupazione, sconforto e impotenza. Inoltre, l’accudimento di un familiare affetto da malattie neurodegenerative può avere effetti negativi come stress cronico, isolamento sociale, riduzione della salute fisica, ansia e depressione. In questo senso, i trattamenti basati sulla mindfulness possono aiutare i caregiver a sviluppare un atteggiamento di caregiving accettante e non giudicante, a rispondere a stimoli esterni in modo meno reattivo e impulsivo, a sviluppare una maggiore pazienza nel gestire le diverse situazioni e favorire un aumento dell’accettazione delle problematiche.

Lo studio

Uno studio dell'UCLA sostiene che, quando i caregiver usano lo yoga per fare meditazioni giornaliere brevi e facili, sperimentano livelli di depressione e stress più bassi, e un migliore funzionamento cognitivo. Yoga e meditazione, infatti, riducono gli ormoni dello stress e i fattori infiammatori, aiutando la persona a far fronte in modo più efficace allo stress dell'assistenza. La pratica dello yoga e della meditazione dà ai caregiver anche un maggiore senso di compassione nei confronti di sé stessi e degli altri, nonché la capacità di diventare più pazienti e gentili.

Rememo per i caregiver

Rememo pensa anche a loro e si posiziona come strumento di collegamento tra i caregiver e il personale medico grazie a un dispositivo smart per videochiamate intelligenti che consente al paziente curato presso il proprio domicilio di rimanere in contatto 24/24 con personale medico-infermieristico delle RSA. Inoltre, contiene consigli pratici e offre un supporto psicologico per l’accudimento e la gestione della persona malata, oltre che una serie di esercizi meditativi studiati e realizzati da una counselor professionista, Cristina Scelzo. [video width="2880" height="1800" mp4="https://www.rememo.it/wp-content/uploads/2022/04/Scelzo_domanda_4.mp4"][/video]   Clicca qui per acquistare una RememoDoll.