Bruce Willis si ritira. Afasia sintomo dell’Alzheimer

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Si tratta di Afasia. I famigliari di Bruce Willis, attraverso un comunicato stampa, hanno svelato questa notizia a fine marzo 2022. Al momento non è chiaro quale sia lo stato di salute del «duro di Hollywood» ma dal comunicato si legge che, almeno per il momento, non può più recitare. In effetti questa diagnosi sembra non lasciare scampo al lavoro di attore, ma cos'è l'Afasia? L’Afasia è un disturbo che influisce sulle capacità di comprendere il linguaggio e di usarlo per parlare, ascoltare, leggere e scrivere. Le cause possono essere molteplici; danni al cervello (Ictus o trauma), cancro o come avvisaglia di una malattia degenerativa, come l’Alzheimer o il Parkinson. È molto frequente nelle persone affette da Alzheimer, anche in fase iniziale, notare nel trovare le parole giuste per esprimere anche semplici pensieri . Embed from Getty Images Con l'avanzamento della malattia, la capacità di linguaggio continua a diminuire per la persona affetta da Afasia è sempre più difficile conversare ed ascoltare. Il degrado è continuo fino al momento in cui diventa impossibile comunicare con il malato. Seppur molto triste, questo avvenimento non deve scoraggiare il caregiver; è fondamentale non smettere mai di comunicare con i malati di Alzheimer e magari ricorrere alla comunicazione non verbale. Come più volte scritto in questo blog (https://www.rememo.it/2022/02/16/training-cognitivo-e-alzheimer/) preservare la salute mentale è importante quanto quella fisica, ecco perché utilizzare il training cognitivo permette di giocare di anticipo sul deterioramento naturale delle nostre sinapsi e rendere questo processo il più lento possibile. Online si trovano molti esercizi per la stimolazione cognitiva, rivolgersi ad uno specialista però, permette di eseguire una terapia corretta in base al livello di demenza del malato. Esercizi troppo difficili potrebbero scoraggiare il malato e procurargli uno stato d'ansia più grave di quello che già ha. Ti consigliamo sempre di approfondire il disturbo dell'Alzheimer o dell'Afasia con uno specialista o con il medico di base, prima di prendere decisioni in autonomia lette nel web, perché ogni malato è differente e vive la demenza senile in modo differente. Nonostante gli esercizi cognitivi di Rememo siano studiati da un team di professionisti composto da medici specializzati in geriatria e psicologi, ci teniamo a ricordare non si tratta terapia medica e nemmeno una medicina ma, soprattutto, vogliamo sottolineare che Rememo non guarisce dall’Alzheimer. Tuttavia, gli esercizi cognitivi di Rememo aiutano il paziente a tenere il cervello in allenamento sottoponendolo ad attività che richiedono sforzo, ragionamento, concentrazione e memoria così da preservare la funzionalità cerebrale e rallentare il decadimento cognitivo. Embed from Getty Images